chiostro zoccolanti

Montorio al Vomano

Dove si trova: Montorio al Vomano (TE) è situato sulla riva sinistra del fiume Vomano, all'interno del Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. 

Perchè visitarlo: è uno dei paesi più interessanti e ricchi di storia di tutta la provincia teramana. La cittadina affianca un'efficiente e moderno agglomerato urbano ad un pregevole impianto medioevale dominato dai resti del Forte San Carlo. Nel centro storico si susseguono bei palazzi con pregevoli portali in pietra, tra questi Casa Catini, dalla bella facciata quattrocentesca ed il portale adornato da leoni.

Cosa vedere:

  • Chiesa degli Zoccolanti, nota anche come Chiesa dell'Immacolata Concezione, si presenta nell'assetto del 1755, ma testimonianze più antiche lasciano credere che l'edificio fosse in piedi almeno da due secoli. La facciata è piuttosto spoglia, e la struttura architettonica generale sembra ben rispecchiare le regole della povertà e sobrietà francescane. Il semplice interno, a navata unica, è arricchito da un organo di legno dipinto e da cinque altari lapidei con decori in stuco di stile rococò; l'altare maggiore presenta, oltre lo stemma dei Frati Minori, un'interessante statua lignea dell'Immacolata del napoletano Giuseppe Feriello. Dell'antico convento degli Zoccolanti, purtroppo, oggi resta solo il bellissimo chiostro sotto le cui arcate sono stemmi nobiliari settecenteschi;
  • Chiesa di S. Filippo Neri, di probabile costruzione seicentesca, ma completamente rivisitata in forme settecentesche è preceduta da una scenografica scalinata con balaustra. Già l'esterno colpisce per la decorazione del portaletto a timpano, datata 1724, che presenta semicolonnine, maschere demoniache al colmo dell'archivolto, protomi d'angelo alate ed un vistoso stemma nel centro del timpano, mentre all'interno si viene accolti da un imponente apparato di stucchi settecenteschi;
  • Chiesa della Madonna della Cona o del Ponte, sul sito di quest'antica cona votiva in onore della Vergine del Ponte oggi vi è una cappelletta prettamente moderna, risalente al secolo scorso, che conserva un inaspettato tesoro: una bella tela del pittore teramano Gennaro della Monica, la tela ritrae S. Antonio da Padova;
  • Chiesa di S. Rocco è il trionfo del Barocco. La facciata si compone di due corpi distinti, che tradiscono due diverse fasi edilizie: la prima del 1527, ascrivibile a Vittoria Camponeschi con successivo ampliamento di Giovanni Carafa nel 1549, ha il portale con lunetta sovrastante, stemma e fregio; una finestra a occhio e due finestre ad arco sul coronamento. L’interno è un’ ampia aula rettangolare con un’unica cappella laterale. L’arredo è  ricco e ridondante e l’esuberanza barocca esplode nella doratura di quello che oggi è l’altare maggiore, sulla parete di fondo della navata, con un tela della Cena Domini  e degli altri tre altari lignei, tra cui quello della cappella sinistra dedicato alla Resurrezione di Cristo, tutti databili negli anni ’30, ’40 del Seicento.

Cosa Mangiare: Le tipiche crespelle 'mbusse, il timballo con le crespelle, i maccheroni alla chitarra con le pallottine di carne, le mazzarelle. Oltre alle ottime carni, la cucina del posto contempla anche le trote, pescate direttamente nei vivai del Vomano e del Rocchetta. Pregevoli i  formaggi ed i salumi locali e particolarmente apprezzati i dolci, con i famosi bocconotti e biscotti secchi e, sopra tutti, la pizza dolce. 

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Chiostrozoccolanti1.jpg

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/85/Chiostrozoccolanti1.jpg/

(AMM - 14/0172020)

Provincia:Teramo

CAP:64046

Prefisso:0861

Altitudine:262m

POSIZIONE GEOGRAFICA

42.5821386, 13.6272978