Va pensiero alba sul gran sasso
da Ofena a Popoli
Pescasseroli
Alba sulla Majella, risalendo il Gran Sasso
Majella - Popoli- Roccacaramanico
Lago di Capo d'Acqua
La signora Assunta Perilli - Campotosto
prime luci dell'alba sul Gran Sasso
verso il rifugio Franchetti
Gran Sasso e Matteo
gregge a Campo Imperatore
i cazzatielli di Ines
Pasetta, l'ultimo luparo di Barrea
Eremo di Sant'Onofrio
Ofena

Un canto d'amore: l'Abruzzo raccontato dai ragazzi

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 "La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le contempla" (David Hume).

Un viaggio lento,  racconta l'Abruzzo in tutta la sua autentica bellezza, ne scopre aspetti dimenticati, ne esalta tradizioni, cultura, natura e soprattutto ne svela l'umanità nei sorrisi delle donne, nella convivialità dei borghi. 

Sette ragazzi e una spedizione definita "la più pazza del mondo sul sentiero più lungo del mondo nel paese più bello del mondo" di 7.000 km, 20 regioni, 354 tappe sul Sentiero Italia,  il tracciato realizzato negli anni Novanta dal Cai, dimenticato e poi ripristinato dai volontari del Club alpino italiano. "Camminare, scoprire, condividere: Va’ Sentiero è molto più di un viaggio. E’ un canto d’amore per la montagna, un messaggio di riscatto, è il primo passo di un lungo cammino"... E' questa la presentazione dei ragazzi di "Va sentiero" che nel  2016 hanno scoperto il Sentiero Italia,  e se ne sono innamorati..  impressionati dal suo potenziale e dall'essere semi-sconosciuto, abbiamo avuto una pazza idea: mollare tutto e realizzare una spedizione per promuovere il Sentiero e dare voce alle Terre Alte. Ci siamo licenziati dai nostri lavori e abbiamo scommesso tutto sul nostro sogno, creando un progetto, un network e un team di volontari".

"Abbiamo attraversato gran parte dell'Abruzzo- racconta Yuri, Founder Va' Sentiero- partendo da Campotosto fino a Pescasseroli, attraversando parchi, montagne e borghi. L'impressione che ne abbiamo avuto è di una regione "viva"

Sono giunti in Abruzzo martedì 8 settembre 2020, a Campotosto e hanno proseguito per Nerito, Pietracamela, Rifugio duca degli Abruzzi, Santo Stefano di Sessanio, Ofena, Popoli, Roccacaramanico, Pacentro, Rivisondoli, Barrea fino a terminare il viaggio il 25 settembre a Pescasseroli.

A Campotosto hanno incontrato la sig.ra Assunta, che lavora secondo le antiche tradizioni, il cotone e la lana, utilizzando i telai di una volta. Hanno percorso il Parco Nazionale del Gran Sasso percorrendo la strada da Santo Stefano di Sessanio a Pacentro, facendo tappe nei borghi di Ofena, Popoli e Roccacaramanico. Un cammino fatto di bellezza, di storia, ma soprattutto di incontri, di visi, di ospitalità. Per i ragazzi ogni incontro vale "dieci master" all'università: dal sindaco-fornaio che porta focacce da mangiare al pastore Pasetta di Barrea nipote dell'ultimo Luparo dell'Appennino, dalla Sig.ra Assunta che tesse come un tempo alla Sig.ra Ines che lavora la pasta come una volta. Lungo la strada si confrontano con ragazzi che come loro credono in una "nuova strada" da percorrere, visitano il Centro Visita del Lupo, viaggiano in canoa lungo il Tirino che definiscono "un mix di Caraibi e Sardegna tra le montagne d'Abruzzo"... qualcuno dopo averli conosciuti li segue e li accompagna. Visitano il Lago di Capodacqua "l'Atlantide d'Abruzzo" dai fondali affascinanti. Percorrono i vigneti nel tepore settembrino, visitano i pastifici, scoprono tradizioni e riti antichi come "La corsa degli zingari" di Pacentro, scoprono la zipline sulla Valle Peligna, respirare il profumo d'eterno nell'eremo di Sant'Onofrio al Morrone. 

Da Passo San Leonardo si avventurano verso il Monte Amaro al buio, ascoltando i bramiti dei cervi e arrivano in cima all'alba per ammirare uno spettacolare panorama. I camosci li osservano, tranquilli, ai ragazzi sembra di essere "in un altro pianeta... un panorama mai visto prima". Ricordano leggende e antiche divinità, prima fra tutti Maja, che abita questi luoghi. Da Campo di Giove il percorso si snoda verso Guado di Coccia sul Sentiero della Libertà. Vedono la Transiberiana che percorre i monti. 
 
Arrivano a Rivisondoli e quindi a Roccaraso, dove la signora Ines racconta loro una brutta storia di guerra, l'eccidio di Pietransieri, lungo la linea Gustav nel novembre del 43. A Pietransieri con la Sig.ra Ines preparano i cazzarielli, tipici del posto : Ci siamo divertiti a preparare i cazzarielli, gnocchi di acqua e farina che vengono cucinati con un brodo di verza, fagioli e pancetta. Ci voleva proprio un bel piatto caldo, la sera!". 

Percorrono la "forra d'Abruzzo", le Gole di Celano fino a scopire l'eremo di  San Martino in Valle. Arrivano nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, al lago di Barrea, a Pescasseroli. Qui ascoltano le storie dei principi del parco: orsi e lupi nel cuore dell'Abruzzo wild.


"Siamo andati a farci una camminata, a riflettere. E così l’abbiamo vista: la montagna. La madre dell’acqua, la culla del cielo, la sposa del silenzio... Questa Montagna meravigliosa, orgogliosa, vecchia guerriera. Conoscerla, viverla, proteggerla come si proteggeva il fuoco. Va’ Sentiero è una nuova via, una direttissima alla semplicità la composizione corale di un inno. Va’ Sentiero è un viaggio di riappacificazione con la fonte della vita." (dal Manifesto di Va' Sentiero)

 

L.Toppeta 08-10-2020

 

foto: Foto Andrea Buonopane, Sara Furlanetto.

Sito web Va' Sentiero

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